COSA SONO LE EMOZIONI? «Tutti sanno cos'è un'emozione L’emozione può essere definita come una risposta complessa a uno stimolo. Lo stimolo può essere interno, come un pensiero o una sensazione corporea, oppure esterno, come una collega che ci urla contro oppure un amico che ci da buca o ancora il colloquio di lavoro che dobbiamo affrontare. E’ caratterizzata, quindi, da aspetti fisiologici, cognitivi e comportamentali. Quando parliamo di aspetti fisiologici delle emozioni ci riferiamo a cambiamenti misurabili nel corpo, come ad esempio nella frequenza cardiaca, temperatura corporea, espressioni facciali, attivazione muscolare, livello di ossigeno nel sangue, ecc. Quando, invece, parliamo di aspetti cognitivi, ci riferiamo al processo di valutazione che traduce le circostanze oggettive in una situazione personalmente significativa. Ad esempio, pensiamo di essere stati bocciati all’ultimo esame sostenuto. In ultimo, quando parliamo di aspetti comportamentali, ci riferiamo a:
finché non viene chiesto di definirla».
(Fehr e Russel, 1984)
In altre parole?
Non tutti gli stimoli evocano in tutte le persone le medesime emozioni e la medesima intensità dell’emozione provata. Ciò che differenzia il modo di rispondere a quell’evento è caratterizzato dal pensiero che associamo a quell’evento stesso.
oppure
quindi provare tristezza
Cosa faccio quando provo quell’emozione?
Come reagisco quando sperimento vissuti di ansia, tristezza, paura ecc?
Quale azione metto in campo?
A COSA SERVONO LE EMOZIONI? “A volte le parole non bastano. Le emozioni sono la nostra bussola interna, rivestono un ruolo fondamentale nei processi di decisione, ragionamento e giudizio. Ci forniscono le informazioni rispetto al nostro ‘sentire’ in una data situazione, aiutandoci a comprendere i nostri bisogni e verso quale direzione vogliamo andare. Imparando ad ascoltare le emozioni, impariamo ad ascoltare noi stessi, i nostri valori e i nostri scopi. Le emozioni non possono essere cancellate, quanto piuttosto modulate. Tutte le emozioni, infatti, sono indispensabili da un punto di vista evolutivo. Sono il risultato di un processo di adattamento che ci ha garantito la sopravvivenza della specie. Ad esempio senza la tristezza non potremmo elaborare la perdita di qualcuno per noi importante, senza la paura non potremmo scappare o affrontare pericoli che minano la nostra sopravvivenza, senza la rabbia non potremmo riconoscere le ingiustizie che riceviamo dall’altro. Possiamo riassumere questi aspetti in tre funzioni principali delle emozioni:
E allora servono i colori.
E le forme.
E le note.
E le emozioni.”
(Alessandro Baricco, 1991)
QUANDO LE EMOZIONI NON SONO UTILI? In questi casi, la riflessione che è importante fare, è capire se può essere il momento giusto per iniziare un percorso psicologico con un professionista. DOTT.SA GIULIA BERTOZZI
Quando non ci aiutano a perseguire i nostri scopi, poiché molto intese. E’ importante specificare, che non è l’emozione ad essere giusta o sbagliata, ma probabilmente la nostra capacità di regolazione dell’emozione ha bisogno di essere maggiormente allenata.
Ciò che proviamo, quindi, in questi casi, sono emozioni che non riusciamo a riconoscere e regolare e questo può tradursi in una compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e in altre aree importanti della nostra vita. Se il malessere perdura possono crearsi dei circoli di mantenimento che impediscono la risoluzione del problema e mantengono il disagio fino a che può esitare in un vero e proprio disturbo.
PSICOLOGA CLINICA
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BIBLIOGRAFIA Girotto, V. , Zorzi, M. (2004). Il Mulino, Bologna. Brunori G. ,Scarinci A, (2018). . EPC editore. Roma.
Fondamenti di psicologia generale.
Emozioni. Manuale di auto aiuto per conoscere e regolare gli stati emotivi